La più bella voce di una cantante bianca secondo Louis Armstrong, l’unica con cui Frank Sinatra vorrebbe duettare, progetto mai realizzato per pudore di lei (e un po’ per la paura di volare), la più deliziosa interprete mai ascoltata da Paul McCartney quando sente Michelle nella sua sconvolgente versione vocale dodecafonica, la Callas della musica leggera secondo Franco Migliacci, firma di pezzi a loro modo rivoluzionari come Nel blu dipinto di blu ma anche Tintarella di luna. Non un libro su Mina, non ce n’è bisogno, ma sulle canzoni che lei ha trasformato in canzoni bellissime, attraverso quasi settant’anni di carriera ininterrotta e 1.500 brani senza mai andare fuori tempo, dall’esordio discografico nel 1958, appena maggiorenne, con la napoletana Malatia, fino all’ultimo album del novembre 2024, alla soglia degli 85 anni. Una donna “dalla fortuna schifosa”, come dice lei, audace, sincera, scomoda, appassionata, timida ed esuberante insieme, con un’estensione vocale stupefacente dal timbro di soprano “maleducato” e quell’intima genialità nell’interpretazione: ha saputo sfidare e anticipare le mode, non solo quelle canore, restituendo dignità al genere femminile ma soprattutto gioia e profondità agli spartiti, quelli classici rivisitati (meglio dire “rigenerati”) senza limiti di epoche, armonie e latitudini, o quelli inediti, composti per lei da grandi autori, ma anche da giovani talenti che ascolta e seleziona uno per uno, insieme al figlio produttore Massimiliano Pani. Un percorso entusiasmante da seguire canzone per canzone, in un brillante e rigoroso racconto storico, per scoprire e riscoprire le incisioni della più grande voce della nostra musica.
FEDERICO PISTONE Giornalista del «Corriere della Sera». Per Arcana ha raccontato e “spiegato” la canzone d’autore italiana in diversi volumi: Tutto De André, Tutto Conte, Tutto De Gregori, Tutto Dalla, Tutto Guccini, I migliori anni della nostra musica e La musica che resta. Ha dedicato a Georges Brassens il libro Morire per delle idee e, per Baldini & Castoldi, ha realizzato Eiar Eiar Alalà – Canzoni alla radio 1924-1944 (con F. Zanetti). Alla passione per la musica, unisce quella per lo sport e per la Mongolia, che ha narrato nel reportage Il leopardo e lo sciamano (Sperling & Kupfer, Tam), Il piccolo libro della felicità – Le nove lezioni del buddismo mongolo (Piemme, con Delgermurun Damdin) e il racconto Zanabazar, il dio re nell’antologia Qui giace un poeta (Jimenez). federicopistone@libero.it
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Mina. Le canzoni, la leggenda
Federico Pistone
Mina. Le canzoni, la leggenda
La più bella voce di una cantante bianca secondo Louis Armstrong, l’unica con cui Frank Sinatra vorrebbe duettare, progetto mai realizzato per pudore di lei (e un po’ per la paura di volare), la più deliziosa interprete mai ascoltata da Paul McCartney quando sente Michelle nella sua sconvolgente versione vocale dodecafonica, la Callas della musica leggera secondo Franco Migliacci, firma di pezzi a loro modo rivoluzionari come Nel blu dipinto di blu ma anche Tintarella di luna. Non un libro su Mina, non ce n’è bisogno, ma sulle canzoni che lei ha trasformato in canzoni bellissime, attraverso quasi settant’anni di carriera ininterrotta e 1.500 brani senza mai andare fuori tempo, dall’esordio discografico nel 1958, appena maggiorenne, con la napoletana Malatia, fino all’ultimo album del novembre 2024, alla soglia degli 85 anni. Una donna “dalla fortuna schifosa”, come dice lei, audace, sincera, scomoda, appassionata, timida ed esuberante insieme, con un’estensione vocale stupefacente dal timbro di soprano “maleducato” e quell’intima genialità nell’interpretazione: ha saputo sfidare e anticipare le mode, non solo quelle canore, restituendo dignità al genere femminile ma soprattutto gioia e profondità agli spartiti, quelli classici rivisitati (meglio dire “rigenerati”) senza limiti di epoche, armonie e latitudini, o quelli inediti, composti per lei da grandi autori, ma anche da giovani talenti che ascolta e seleziona uno per uno, insieme al figlio produttore Massimiliano Pani. Un percorso entusiasmante da seguire canzone per canzone, in un brillante e rigoroso racconto storico, per scoprire e riscoprire le incisioni della più grande voce della nostra musica.
FEDERICO PISTONE
Giornalista del «Corriere della Sera». Per Arcana ha raccontato e “spiegato” la canzone d’autore italiana in diversi volumi: Tutto De André, Tutto Conte, Tutto De Gregori, Tutto Dalla, Tutto Guccini, I migliori anni della nostra musica e La musica che resta. Ha dedicato a Georges Brassens il libro Morire per delle idee e, per Baldini & Castoldi, ha realizzato Eiar Eiar Alalà – Canzoni alla radio 1924-1944 (con F. Zanetti). Alla passione per la musica, unisce quella per lo sport e per la Mongolia, che ha narrato nel reportage Il leopardo e lo sciamano (Sperling & Kupfer, Tam), Il piccolo libro della felicità – Le nove lezioni del buddismo mongolo (Piemme, con Delgermurun Damdin) e il racconto Zanabazar, il dio re nell’antologia Qui giace un poeta (Jimenez). federicopistone@libero.it
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Federico Pistone
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