Andrea Bertolucci
Guerra alla trap. Le parole che fanno paura
È da oltre trent’anni che la pervasività culturale dell’hip hop allarma le istituzioni, che hanno a più riprese cercato di arginarla e di ammutolirne i protagonisti. Questa battaglia affonda le radici negli anni in cui l’energia politica del rap era al massimo delle proprie forze, ma ha perseverato nel corso di un trentenni che ha visto dissolversi – anno dopo anno – la necessità di raccontare uno struggle sociale a favore di uno nettamente più personale. Oggi che anche l’individualismo estremo è stato oltrepassato, per lasciare spazio a una nuova narrazione – ancora più cruda, vera e oggettiva – delle periferie e delle vicende che lì accadono, la musica rap, nelle sue declinazioni trap e drill, è tornata a essere un pericoloso faro puntato su ciò che è meglio non mostrare. In questo senso la cultura trap, miscela esplosiva di edonismo e nichilismo, ha premuto l’acceleratore sulla frattura già in atto tra l’opinione pubblica e le nuove generazioni, finendo per allarmare le istituzioni politiche, giuridiche e penali in misura persino maggiore di quanto aveva fatto il rap. Partendo dalle sue origini per arrivare fino alla Uk drill, Guerra alla trap è un viaggio nelle pieghe giudiziarie e censorie avverse a questo genere, divenuto contemporaneamente la colonna sonora dei nostri tempi e la musica più osteggiata di sempre.
ANDREA BERTOLUCCI
Giornalista specializzato in cultura giovanile, è autore di Trap Game. I sei comandamenti del nuovo hip hop (Hoepli, 2020), che ha visto la partecipazione di Lazza, Ernia, Vegas Jones, Emis Killa e altri protagonisti della scena italiana. Intervistato dal New York Times, Report, la Repubblica, Radio 24 e molte delle principali testate italiane e internazionali, è considerato fra i maggiori esperti di cultura trap nel nostro Paese.
Guerra alla trap. Le parole che fanno paura
Andrea Bertolucci
Guerra alla trap. Le parole che fanno paura
È da oltre trent’anni che la pervasività culturale dell’hip hop allarma le istituzioni, che hanno a più riprese cercato di arginarla e di ammutolirne i protagonisti. Questa battaglia affonda le radici negli anni in cui l’energia politica del rap era al massimo delle proprie forze, ma ha perseverato nel corso di un trentenni che ha visto dissolversi – anno dopo anno – la necessità di raccontare uno struggle sociale a favore di uno nettamente più personale. Oggi che anche l’individualismo estremo è stato oltrepassato, per lasciare spazio a una nuova narrazione – ancora più cruda, vera e oggettiva – delle periferie e delle vicende che lì accadono, la musica rap, nelle sue declinazioni trap e drill, è tornata a essere un pericoloso faro puntato su ciò che è meglio non mostrare. In questo senso la cultura trap, miscela esplosiva di edonismo e nichilismo, ha premuto l’acceleratore sulla frattura già in atto tra l’opinione pubblica e le nuove generazioni, finendo per allarmare le istituzioni politiche, giuridiche e penali in misura persino maggiore di quanto aveva fatto il rap. Partendo dalle sue origini per arrivare fino alla Uk drill, Guerra alla trap è un viaggio nelle pieghe giudiziarie e censorie avverse a questo genere, divenuto contemporaneamente la colonna sonora dei nostri tempi e la musica più osteggiata di sempre.
ANDREA BERTOLUCCI
Giornalista specializzato in cultura giovanile, è autore di Trap Game. I sei comandamenti del nuovo hip hop (Hoepli, 2020), che ha visto la partecipazione di Lazza, Ernia, Vegas Jones, Emis Killa e altri protagonisti della scena italiana. Intervistato dal New York Times, Report, la Repubblica, Radio 24 e molte delle principali testate italiane e internazionali, è considerato fra i maggiori esperti di cultura trap nel nostro Paese.
2025
ANDREA BERTOLUCCI
120
13,50