Puzzare adolescenza è un modo di mordere la vita che non tornerà più. E credere di fare a meno della musica non solo è inutile, ma anche dannoso. Per cui in questa cronistoria semiseria, semivera e semitica, ci sono:
1. Una babelica ricostruzione di album che negli anni Novanta andavano alla grande fra i senza peli dissennati a cavallo tra i 14 e i 18 anni. Grunge, punk e nu metal: c’è stato da essere ribelli per almeno un decennio.
2. Una narrazione di formazione che sfoggia luoghi, mode e tempi dell’ambiente milanese e di periferia. Roba brutta, insomma.
Non è una guida, ma quasi. Non è un romanzo, ma quasi. È rivolto a tutti quelli che hanno voglia di rivivere un pezzetto di storia – non
per forza memorabile – che ha tra le sue fila reperti come le cassette Tdk, la Playstation a 999.000 lire e il Berlusconi più in forma che l’Olgettina ricordi. Rebel rebel è un inno alla rivolta giovanile, quella che cova dentro ognuno di noi quando siamo convinti che il No future sia la nostra unica via di fuga da un mondo che non ci piace così com’è, senza più Enrico Silvestrin a condurre Select! su Mtv.
Vincenzo Trama
Nato a Milano nel 1981, ha scritto e scrive per il Foglio Letterario, per cui cura anche la rivista su www.foglioletterario.it. Ha scritto un racconto lungo per i tipi di Gonzo. Dell’editoria ama l’underground, non la boria di certi salotti. Ha Twitter, per il resto combatte l’influenza social nel mondo praticando l’ascetismo librario.
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.Ok
Vincenzo Trama – Rebel rebel. Cronistoria narrativa di 50 album (quasi) ribelli degli anni 90
18,50€
Acquista prodotto
Puzzare adolescenza è un modo di mordere la vita che non tornerà più. E credere di fare a meno della musica non solo è inutile, ma anche dannoso. Per cui in questa cronistoria semiseria, semivera e semitica, ci sono:
1. Una babelica ricostruzione di album che negli anni Novanta andavano alla grande fra i senza peli dissennati a cavallo tra i 14 e i 18 anni. Grunge, punk e nu metal: c’è stato da essere ribelli per almeno un decennio.
2. Una narrazione di formazione che sfoggia luoghi, mode e tempi dell’ambiente milanese e di periferia. Roba brutta, insomma.
Non è una guida, ma quasi. Non è un romanzo, ma quasi. È rivolto a tutti quelli che hanno voglia di rivivere un pezzetto di storia – non
per forza memorabile – che ha tra le sue fila reperti come le cassette Tdk, la Playstation a 999.000 lire e il Berlusconi più in forma che l’Olgettina ricordi. Rebel rebel è un inno alla rivolta giovanile, quella che cova dentro ognuno di noi quando siamo convinti che il No future sia la nostra unica via di fuga da un mondo che non ci piace così com’è, senza più Enrico Silvestrin a condurre Select! su Mtv.
Vincenzo Trama
Nato a Milano nel 1981, ha scritto e scrive per il Foglio Letterario, per cui cura anche la rivista su www.foglioletterario.it. Ha scritto un racconto lungo per i tipi di Gonzo. Dell’editoria ama l’underground, non la boria di certi salotti. Ha Twitter, per il resto combatte l’influenza social nel mondo praticando l’ascetismo librario.