Nel 1977 veniva lanciato La febbre del sabato sera, il film di John Badham destinato a dar voce a un’intera generazione, quella del disimpegno, della voglia di divertirsi e della libertà da vincoli d’ideologia. Il giovane Tony Manero, lavoratore di giorno e di notte ballerino dominatore incontrastato delle discoteche di Brooklyn – interpretato da un John Travolta agli esordi – diventa punto di riferimento per i ragazzi degli anni Settanta, quelli lontani dalle barricate del punk e del rock. È però la colonna sonora a decretare il successo planetario della pellicola: a firmarla, quasi per intero, sono i Bee Gees, leggendario gruppo dell’Isola di Man. Contattati dal loro manager (e produttore della pellicola) Robert Stigwood, i fratelli Gibb (Barry, Robin e Maurice), già bambini prodigio e poi idoli del pop internazionale negli anni Sessanta, riemergono da un tormentato periodo di crisi artistica, mettendo a segno quasi inconsapevolmente uno dei colpi più riusciti nella storia della musica leggera. Da Jive Talking e You Should Be Dancing, passando per More Than A Woman, How Deep Is Your Love, fino a Stayin’ Alive e Night Fever, i Bee Gees rivoluzionano, reinventano e nobilitano la disco music.
Saturday night fever si rivela il disco più venduto al mondo (15 volte disco di platino, 24 settimane nella Top di «Billboard» e 5 Grammy), e lo rimarrà fino all’arrivo di thriller di Michael Jackson. Talento e successo dei Bee Gees risalgono, però, a dieci anni prima di fever e non si arresteranno certo con quell’album, nonostante la critica sia stata spesso ostile e li abbia ingiustamente stigmatizzati o snobbati. Ora, per la prima volta in Italia, un libro racconta tutta la loro storia: una storia complessa e affascinante, una saga familiare ricca di colpi di scena, di ascese e cadute, di polvere e oro, ma soprattutto di memorabili canzoni che, nel bene e nel male, fanno parte del vissuto di tutti noi.
Roberta Maiorano
Scrittrice e giornalista, ha collaborato con la rivista «Jam» e il quotidiano «L’Indipendente», per poi dedicarsi ai libri. Tra le sue numerose pubblicazioni, Le canzoni di Simon & Garfunkel (Editori Riuniti), Lucio Dalla: l’uomo che sussurrava al futuro e L’importanza di chiamarsi Eros (Aereostella) e, a quattro mani con Aldo Pedron, Good Vibrations. La storia dei Beach Boys (Arcana).
pp.
480
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Roberta MaioranoStayin’ alive. La storia dei Bee Gees
25,00€
Nel 1977 veniva lanciato La febbre del sabato sera, il film di John Badham destinato a dar voce a un’intera generazione, quella del disimpegno, della voglia di divertirsi e della libertà da vincoli d’ideologia. Il giovane Tony Manero, lavoratore di giorno e di notte ballerino dominatore incontrastato delle discoteche di Brooklyn – interpretato da un John Travolta agli esordi – diventa punto di riferimento per i ragazzi degli anni Settanta, quelli lontani dalle barricate del punk e del rock. È però la colonna sonora a decretare il successo planetario della pellicola: a firmarla, quasi per intero, sono i Bee Gees, leggendario gruppo dell’Isola di Man. Contattati dal loro manager (e produttore della pellicola) Robert Stigwood, i fratelli Gibb (Barry, Robin e Maurice), già bambini prodigio e poi idoli del pop internazionale negli anni Sessanta, riemergono da un tormentato periodo di crisi artistica, mettendo a segno quasi inconsapevolmente uno dei colpi più riusciti nella storia della musica leggera. Da Jive Talking e You Should Be Dancing, passando per More Than A Woman, How Deep Is Your Love, fino a Stayin’ Alive e Night Fever, i Bee Gees rivoluzionano, reinventano e nobilitano la disco music.
Saturday night fever si rivela il disco più venduto al mondo (15 volte disco di platino, 24 settimane nella Top di «Billboard» e 5 Grammy), e lo rimarrà fino all’arrivo di thriller di Michael Jackson. Talento e successo dei Bee Gees risalgono, però, a dieci anni prima di fever e non si arresteranno certo con quell’album, nonostante la critica sia stata spesso ostile e li abbia ingiustamente stigmatizzati o snobbati. Ora, per la prima volta in Italia, un libro racconta tutta la loro storia: una storia complessa e affascinante, una saga familiare ricca di colpi di scena, di ascese e cadute, di polvere e oro, ma soprattutto di memorabili canzoni che, nel bene e nel male, fanno parte del vissuto di tutti noi.
Roberta Maiorano
Scrittrice e giornalista, ha collaborato con la rivista «Jam» e il quotidiano «L’Indipendente», per poi dedicarsi ai libri. Tra le sue numerose pubblicazioni, Le canzoni di Simon & Garfunkel (Editori Riuniti), Lucio Dalla: l’uomo che sussurrava al futuro e L’importanza di chiamarsi Eros (Aereostella) e, a quattro mani con Aldo Pedron, Good Vibrations. La storia dei Beach Boys (Arcana).
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