Rock keyboard (r)evolution. Breve storia del tastierismo rock, della sua evoluzione e dei suoi protagonisti in Italia e all’estero
Il 29 agosto del 1970, Emerson Lake & Palmer si presentano sul palco del festival dell’Isola di Wight per la loro seconda esibizione pubblica. Per Keith Emerson è l’occasione perfetta per sfoggiare il suo nuovo sintetizzatore modulare prodotto da Bob Moog, reso celebre da Walter Carlos ma mai visto dal vivo in un contesto rock. È ingombrante, pesante, difficile da usare e spesso stonato, ma il tastierista vince la scommessa, conquistando i numerosi presenti accorsi a vedere il trio con una prestazione incendiaria. È l’apice di un percorso iniziato con Jerry Lee Lewis e proseguito nei decenni successivi con tanti altri artisti – da Gary Numan a Jordan Rudess, ma non solo – che vede i tastieristi tornare protagonisti della scena a discapito dei più blasonati colleghi chitarristi. Se ne accorgono anche i produttori di strumenti musicali elettronici, che da quel giorno d’estate del 1970 inonderanno il mercato di tastiere sempre più appariscenti e futuristiche, sviluppate molte volte con il supporto fondamentale dei musicisti stessi. “Rock Keyboard (R)evolution” è una breve storia di questi artisti leggendari e di questi strumenti, dalle origini a oggi, con un occhio di riguardo per la scena italiana, mai sufficientemente valorizzata. Prefazione di Donato Zoppo.
GABRIELE MARANGONI Si avvicina alla musica nel 1989 e si iscrive al corso di Composizione del Conservatorio di Mantova nel 2000, partecipando a vari progetti di rilievo, tra cui la trascrizione di due album di Fabrizio De André per conto della fondazione del cantautore genovese. Mentre si laurea in Architettura al Politecnico di Milano, approfondisce gli stili musicali moderni, svolge attività didattica presso le accademie Lizard di Brescia, Verona e Mantova, e si distingue come tastierista, spaziando dal rock progressivo al funk, esibendosi sia in Italia sia all’estero. Dal 2015 fa parte della redazione di Metal.it.
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Rock keyboard (r)evolution
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Gabriele Marangoni
Rock keyboard (r)evolution. Breve storia del tastierismo rock, della sua evoluzione e dei suoi protagonisti in Italia e all’estero
Il 29 agosto del 1970, Emerson Lake & Palmer si presentano sul palco del festival dell’Isola di Wight per la loro seconda esibizione pubblica. Per Keith Emerson è l’occasione perfetta per sfoggiare il suo nuovo sintetizzatore modulare prodotto da Bob Moog, reso celebre da Walter Carlos ma mai visto dal vivo in un contesto rock. È ingombrante, pesante, difficile da usare e spesso stonato, ma il tastierista vince la scommessa, conquistando i numerosi presenti accorsi a vedere il trio con una prestazione incendiaria. È l’apice di un percorso iniziato con Jerry Lee Lewis e proseguito nei decenni successivi con tanti altri artisti – da Gary Numan a Jordan Rudess, ma non solo – che vede i tastieristi tornare protagonisti della scena a discapito dei più blasonati colleghi chitarristi. Se ne accorgono anche i produttori di strumenti musicali elettronici, che da quel giorno d’estate del 1970 inonderanno il mercato di tastiere sempre più appariscenti e futuristiche, sviluppate molte volte con il supporto fondamentale dei musicisti stessi. “Rock Keyboard (R)evolution” è una breve storia di questi artisti leggendari e di questi strumenti, dalle origini a oggi, con un occhio di riguardo per la scena italiana, mai sufficientemente valorizzata. Prefazione di Donato Zoppo.
GABRIELE MARANGONI Si avvicina alla musica nel 1989 e si iscrive al corso di Composizione del Conservatorio di Mantova nel 2000, partecipando a vari progetti di rilievo, tra cui la trascrizione di due album di Fabrizio De André per conto della fondazione del cantautore genovese. Mentre si laurea in Architettura al Politecnico di Milano, approfondisce gli stili musicali moderni, svolge attività didattica presso le accademie Lizard di Brescia, Verona e Mantova, e si distingue come tastierista, spaziando dal rock progressivo al funk, esibendosi sia in Italia sia all’estero. Dal 2015 fa parte della redazione di Metal.it.
Gabriele Marangoni
176
2022
16,00