Dischi postumi, brani incompiuti, misteriose sparizioni, ambiziosi progetti mai portati a termine: il grande libro della musica è pieno di pagine mai completate. Preziosi racconti sonori andati perduti per volontà di un destino imperscrutabile, di coincidenze sorprendenti, o a volte persino per una ferrea decisione degli stessi autori. Dalla reunion impossibile dei Beatles, avvenuta a quattordici anni dalla morte di John Lennon per mezzo di un vecchio nastro, all’incredibile esperimento tentato dai Pink Floyd, quello di registrare un intero album senza utilizzare strumenti musicali; dal genio insospettabile di Vittorio Camardese, misconosciuto radiologo lucano capace di rivoluzionare senza accorgersene la storia della chitarra, al singolo capolavoro degli Steely Dan cancellato per errore, che riaffiora forse dopo quarant’anni su una strana audiocassetta ritrovata per caso; dal mistero dell’ultimo disco di Lucio Battisti, immerso nel più ostinato riserbo dei suoi eredi, all’assurda vicenda del contrabbassista Henry Grimes, svanito da un giorno all’altro e riapparso improvvisamente dopo trentacinque anni. In bilico fra mito e studio di registrazione, un viaggio impossibile alla scoperta di tutto ciò che sarebbe potuto essere e non è stato. “Ghost Notes” è anche un podcast, disponibile su Spotify, Spreaker e le altre principali piattaforme di streaming.
Roberto Ottolino è nato a Roma nel 1985. Lavora come autore pubblicitario, consulente di comunicazione e docente di scrittura creativa. Dal 2006 suona il basso elettrico nei Driven To Tears, storica tribute band capitolina dei Police. Grande appassionato di musica, aveva accumulato negli anni una libreria iTunes lunga 203 giorni, 6 ore e 14 minuti: poi ha scoperto Spotify
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Roberto Ottolino – Ghost notes. Racconti di musica perduta
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Dischi postumi, brani incompiuti, misteriose sparizioni, ambiziosi progetti mai portati a termine: il grande libro della musica è pieno di pagine mai completate. Preziosi racconti sonori andati perduti per volontà di un destino imperscrutabile, di coincidenze sorprendenti, o a volte persino per una ferrea decisione degli stessi autori. Dalla reunion impossibile dei Beatles, avvenuta a quattordici anni dalla morte di John Lennon per mezzo di un vecchio nastro, all’incredibile esperimento tentato dai Pink Floyd, quello di registrare un intero album senza utilizzare strumenti musicali; dal genio insospettabile di Vittorio Camardese, misconosciuto radiologo lucano capace di rivoluzionare senza accorgersene la storia della chitarra, al singolo capolavoro degli Steely Dan cancellato per errore, che riaffiora forse dopo quarant’anni su una strana audiocassetta ritrovata per caso; dal mistero dell’ultimo disco di Lucio Battisti, immerso nel più ostinato riserbo dei suoi eredi, all’assurda vicenda del contrabbassista Henry Grimes, svanito da un giorno all’altro e riapparso improvvisamente dopo trentacinque anni. In bilico fra mito e studio di registrazione, un viaggio impossibile alla scoperta di tutto ciò che sarebbe potuto essere e non è stato. “Ghost Notes” è anche un podcast, disponibile su Spotify, Spreaker e le altre principali piattaforme di streaming.
Roberto Ottolino è nato a Roma nel 1985. Lavora come autore pubblicitario, consulente di comunicazione e docente di scrittura creativa. Dal 2006 suona il basso elettrico nei Driven To Tears, storica tribute band capitolina dei Police. Grande appassionato di musica, aveva accumulato negli anni una libreria iTunes lunga 203 giorni, 6 ore e 14 minuti: poi ha scoperto Spotify
Roberto Ottolino
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