Quante storie può raccontare un ragazzo che negli anni Ottanta seguiva la corrente della sua vita? Girando l’Italia e l’Europa in autostop, con mezzi di fortuna. Alloggiando in case di amici, di conoscenti, di sconosciuti, in tenda, negli squat. Seguendo la musica, i concerti, il windsurf. Quello che farebbe e che ha fatto qualsiasi ragazzo di vent’anni curioso e incosciente. Quando questi elementi si uniscono alla voglia di registrare e raccontare la propria esperienza con una macchina fotografica, senza pudori né freni, nascono immagini straordinarie e narrative. Nelle sue foto si sente l’odore pungente del sudore, l’aria umida, il fumo, il frastuono e l’euforia dei concerti. Lorenzo Maffei è un fotografo impossibile da catalogare. Ha raccontato il mondo che lo circondava, in ogni sua sfumatura e livello di profondità. Ci ha mostrato il suo tempo, raccontando sé stesso e la sua vita onnivora.
Lorenzo Maffei
E’ nato a Roma nel 1960. Ha vissuto a Londra nel periodo cruciale 1979 – 1980. È a Londra che entra in contatto con il mondo della musica leggera e dello spettacolo. Nel 1981 prende la licenza di fotografo e pubblica per la prima volta su un quotidiano nazionale. I suoi rapporti con l’ambiente di lavoro e i colleghi sono cordiali, ma spesso anche polemici. Negli anni Ottanta collabora, fra gli altri, con Gammalibri, «Ciao 2001», «Rockstar», «Windsurf Italia», «Surf», «La Nazione», «La Stampa», «Corriere della Sera», «La Vedetta Senese». È morto a Siena il 15 marzo 2011, dopo un vita intensa e un’altrettanto intensa attività di fotoreporter. Nel corso della sua carriera ha fotografato oltre 400 artisti in concerto. Postume sono state pubblicate sue foto su: Le carte di Fabrizio De André, a cura di M. Fabbrini e S. Moscatelli, Pubblicazioni degli Archivi di Stato, Strumenti CXCIV, 2011; M. Virgona, I. Serra, Marley on the road, Arcana, 2014; M. Pizzi, Frank Zappa for President, Wannaboo, 2015.
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Lorenzo Maffei
Un sensore x ogni giorno
La vita e la musica nelle immagini di un fotografo di fine millennio
Quante storie può raccontare un ragazzo che negli anni Ottanta seguiva la corrente della sua vita? Girando l’Italia e l’Europa in autostop, con mezzi di fortuna. Alloggiando in case di amici, di conoscenti, di sconosciuti, in tenda, negli squat. Seguendo la musica, i concerti, il windsurf. Quello che farebbe e che ha fatto qualsiasi ragazzo di vent’anni curioso e incosciente. Quando questi elementi si uniscono alla voglia di registrare e raccontare la propria esperienza con una macchina fotografica, senza pudori né freni, nascono immagini straordinarie e narrative. Nelle sue foto si sente l’odore pungente del sudore, l’aria umida, il fumo, il frastuono e l’euforia dei concerti. Lorenzo Maffei è un fotografo impossibile da catalogare. Ha raccontato il mondo che lo circondava, in ogni sua sfumatura e livello di profondità. Ci ha mostrato il suo tempo, raccontando sé stesso e la sua vita onnivora.
Lorenzo Maffei
E’ nato a Roma nel 1960. Ha vissuto a Londra nel periodo cruciale 1979 – 1980. È a Londra che entra in contatto con il mondo della musica leggera e dello spettacolo. Nel 1981 prende la licenza di fotografo e pubblica per la prima volta su un quotidiano nazionale. I suoi rapporti con l’ambiente di lavoro e i colleghi sono cordiali, ma spesso anche polemici. Negli anni Ottanta collabora, fra gli altri, con Gammalibri, «Ciao 2001», «Rockstar», «Windsurf Italia», «Surf», «La Nazione», «La Stampa», «Corriere della Sera», «La Vedetta Senese». È morto a Siena il 15 marzo 2011, dopo un vita intensa e un’altrettanto intensa attività di fotoreporter. Nel corso della sua carriera ha fotografato oltre 400 artisti in concerto. Postume sono state pubblicate sue foto su: Le carte di Fabrizio De André, a cura di M. Fabbrini e S. Moscatelli, Pubblicazioni degli Archivi di Stato, Strumenti CXCIV, 2011; M. Virgona, I. Serra, Marley on the road, Arcana, 2014; M. Pizzi, Frank Zappa for President, Wannaboo, 2015.
23.5
2017
224
A cura di Sabrina Maffei; con un testo di Niccolò Pisaneschi