Il jazz e i mestieri. 50 interviste a chi lavora per la musica
Guido Michelone
C’è chi il jazz lo suona: lo crea, lo improvvisa, lo scrive, lo propone su disco, in concerto o attraverso i social. Ma c’è anche chi il jazz lo registra, lo cura, lo diffonde, lo studia, lo analizza, lo fotografa, lo descrive, lo insegna, lo dipinge, lo critica, lo filma, lo racconta, lo organizza in festival e rassegne, lo mescola a differenti linguaggi espressivi: sono quelli che fanno “i mestieri del jazz”, ovvero tutto l’indotto che il jazz offre oltre la musica nuda e cruda. Senza questi mestieri non esisterebbe il jazz, o meglio rimarrebbe folklore, dilettantismo, carboneria. Esiste dunque un macrocosmo di mestieri “del” e “sul”, “per” e “con” il jazz che sovente risultano di scarsa visibilità, perché lasciati nell’ombra da un apparato che si mostra indifferente, se non ostile, verso un’arte nobile come il jazz e verso chi grazie al jazz inventa professioni serie e autorevoli. Sono mestieri che coinvolgono spesso gli stessi jazzisti che in Italia diventano talvolta anche giornalisti, docenti, impresari, reporter, discografici, responsabili, direttori di svariate iniziative, oppure artisti a tutto tondo anche in settori apparentemente lontani come il cinema, la pittura, il romanzo, la poesia, il teatro. Il jazz e i mestieri è uno spaccato di realtà, ovvero una storia nella storia del jazz, dove sfilano tra gli altri Roberto Polillo, Alberto Alberti, Franco Fayenz, Roberto Masotti, Paolo Carù, Franco Maresco, Giancarlo Cazzaniga, Giorgio Lombardi, Gianni Amico, in una colorata passerella d addetti ai lavori di bebop, hard bop, post-bop e di free, dixieland, swing, fusion, blues.
GUIDO MICHELONE Docente di Storia della Musica Afroamericana presso l’Università Cattolica di Milano e di Storia del Jazz al Conservatorio Vivaldi di Alessandria, già critico per «Musica Jazz», «Fare Musica», «Jazzit», «Ritmo», attualmente collabora al mensile « Buscadero» e al quotidiano «Il Manifesto». Per Arcana sono usciti a suo nome i volumi Il jazz-film, Il jazz e le arti, Il jazz e le idee, Il jazz e le cose, Il jazz e gli animi, Il jazz e i mondi, Il jazz e l’Europa, Il jazz e l’Italia a costituire una sorta di enciclopedia jazz tematica in progress, unica al mondo nel suo genere.
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Il jazz e i mestieri. 50 interviste a chi lavora per la musica
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Il jazz e i mestieri. 50 interviste a chi lavora per la musica
Guido Michelone
C’è chi il jazz lo suona: lo crea, lo improvvisa, lo scrive, lo propone su disco, in concerto o attraverso i social. Ma c’è anche chi il jazz lo registra, lo cura, lo diffonde, lo studia, lo analizza, lo fotografa, lo descrive, lo insegna, lo dipinge, lo critica, lo filma, lo racconta, lo organizza in festival e rassegne, lo mescola a differenti linguaggi espressivi: sono quelli che fanno “i mestieri del jazz”, ovvero tutto l’indotto che il jazz offre oltre la musica nuda e cruda. Senza questi mestieri non esisterebbe il jazz, o meglio rimarrebbe folklore, dilettantismo, carboneria. Esiste dunque un macrocosmo di mestieri “del” e “sul”, “per” e “con” il jazz che sovente risultano di scarsa visibilità, perché lasciati nell’ombra da un apparato che si mostra indifferente, se non ostile, verso un’arte nobile come il jazz e verso chi grazie al jazz inventa professioni serie e autorevoli. Sono mestieri che coinvolgono spesso gli stessi jazzisti che in Italia diventano talvolta anche giornalisti, docenti, impresari, reporter, discografici, responsabili, direttori di svariate iniziative, oppure artisti a tutto tondo anche in settori apparentemente lontani come il cinema, la pittura, il romanzo, la poesia, il teatro. Il jazz e i mestieri è uno spaccato di realtà, ovvero una storia nella storia del jazz, dove sfilano tra gli altri Roberto Polillo, Alberto Alberti, Franco Fayenz, Roberto Masotti, Paolo Carù, Franco Maresco, Giancarlo Cazzaniga, Giorgio Lombardi, Gianni Amico, in una colorata passerella d addetti ai lavori di bebop, hard bop, post-bop e di free, dixieland, swing, fusion, blues.
GUIDO MICHELONE
Docente di Storia della Musica Afroamericana presso l’Università Cattolica di Milano e di Storia del Jazz al Conservatorio Vivaldi di Alessandria, già critico per «Musica Jazz», «Fare Musica», «Jazzit», «Ritmo», attualmente collabora al mensile « Buscadero» e al quotidiano «Il Manifesto». Per Arcana sono usciti a suo nome i volumi Il jazz-film, Il jazz e le arti, Il jazz e le idee, Il jazz e le cose, Il jazz e gli animi, Il jazz e i mondi, Il jazz e l’Europa, Il jazz e l’Italia a costituire una sorta di enciclopedia jazz tematica in progress, unica al mondo nel suo genere.
2024
Guido Michelone
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