Fin da subito, il jazz si espande dagli Stati Uniti al Mondo intero, diventando in poco tempo world music o “musica globale” per eccellenza, salutata in ogni Paese – dapprima europeo, poi centro e sud americano, quindi africano, asiatico, oceanico – quale eccitante novità in grado di soddisfare i gusti di pubblici diversi, grazie all’azzeccatissima miscela di spettacolo, folklore, arte, industria. Il jazz, dopo una fase iniziale di emulazione o scopiazzatura, verrà quindi declinato in ogni singola nazione, secondo regole proprie, intrecciandosi via via alle sonorità locali, alle culture autoctone, alle forme popolari, classiche, indigene, moderne, giovanili che ne faranno un’autentica musica di Mondi di volta in volta avveniristici, fantasmagorici, squillanti. In questo libro l’autore, memore dei viaggi compiuti negli ultimi vent’anni tra Usa e Brasile, Giappone e Canada, Nord Africa e Medioriente – oltre i numerosi incontri lungo lo Stivale con jazzisti da ogni continente – tratteggia una serie di ministorie del jazz in Mondi sia familiari sia insospettabili, ma che, proprio per la loro natura plateale e arcinota o, al contrario, misteriosa e appartata, riserveranno a tutti grandi sorprese.
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Guido Michelone – Il jazz e i mondi. Musiche, nazioni, dischi in America, Africa, Asia, Oceania
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Fin da subito, il jazz si espande dagli Stati Uniti al Mondo intero, diventando in poco tempo world music o “musica globale” per eccellenza, salutata in ogni Paese – dapprima europeo, poi centro e sud americano, quindi africano, asiatico, oceanico – quale eccitante novità in grado di soddisfare i gusti di pubblici diversi, grazie all’azzeccatissima miscela di spettacolo, folklore, arte, industria. Il jazz, dopo una fase iniziale di emulazione o scopiazzatura, verrà quindi declinato in ogni singola nazione, secondo regole proprie, intrecciandosi via via alle sonorità locali, alle culture autoctone, alle forme popolari, classiche, indigene, moderne, giovanili che ne faranno un’autentica musica di Mondi di volta in volta avveniristici, fantasmagorici, squillanti. In questo libro l’autore, memore dei viaggi compiuti negli ultimi vent’anni tra Usa e Brasile, Giappone e Canada, Nord Africa e Medioriente – oltre i numerosi incontri lungo lo Stivale con jazzisti da ogni continente – tratteggia una serie di ministorie del jazz in Mondi sia familiari sia insospettabili, ma che, proprio per la loro natura plateale e arcinota o, al contrario, misteriosa e appartata, riserveranno a tutti grandi sorprese.
Federico Pistone
400
24/02/2022