Il settore della musica sviluppa lavoro, produce, fattura, crea Pil alla stregua di tutti gli altri settori della produzione, in alcuni casi anche di più. La musica per chi ci lavora non è solo svago e divertimento, ma è un vero e proprio lavoro. L’industria musicale italiana è un sistema complesso, fatto di settori produttivi che si intersecano, collaborano. Dalle scuole di musica, che formano gli artisti, alle case discografiche, che creano i prodotti finali, ai musicisti professionisti, alla critica musicale con la stampa specializzata (e non), agli uffici stampa che danno voce alle opere artistiche, ai tour manager, i social media manager che, mai come oggi, sono diventati fondamentali nella carriera di un artista. E poi, i promoter, gli organizzatori di festival, i direttori artistici, l’editoria di settore, le associazioni di categoria. Insomma, un macro settore che cresce sempre di più e sul quale ruotano cifre considerevoli. Lo scopo di questo libro è di essere una guida nel mondo dell’industria musicale italiana, accendendo i riflettori anche su tutte le situazioni che appaiono piuttosto nebulose. Ciò, partendo da alcune domande: quanto è genuina la musica che ascoltiamo? I comportamenti dei musicisti sono spontanei o “comandati” dalle teste pensanti del marketing? Le case discografiche coadiuvano o sfruttano il musicista? Lo Stato cosa fa? I conservatori e le scuole di musica sono adeguate e al passo con i tempi? La critica musicale è stata sepolta dallo spirito libero dei social?
ALCESTE AYROLDI Docente, critico musicale, saggista, veejay. È docente di Legislazione dello Spettacolo e Rapporti tra autore e editori presso il Saint Louis College di Roma. È senior lecturer di Music Research Practice, Diritto d’Autore e Industria Musicale presso la University of the West of Scotland. È docente di Ricerca Accademica nei corsi universitari di Performing Arts dell’Art Village di Roma. Collabora stabilmente con la rivista «Musica Jazz» e con Radio Due Rete Svizzera Italiana. Per Arcana è autore di La legislazione dello spettacolo e il diritto d’autore delle opere musicali (2022).
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.Ok
Fatti e misfatti dell’industria musicale italiana
17,50€
Acquista prodotto
Alceste Ayroldi
Fatti e misfatti dell’industria musicale italiana
Il settore della musica sviluppa lavoro, produce, fattura, crea Pil alla stregua di tutti gli altri settori della produzione, in alcuni casi anche di più. La musica per chi ci lavora non è solo svago e divertimento, ma è un vero e proprio lavoro. L’industria musicale italiana è un sistema complesso, fatto di settori produttivi che si intersecano, collaborano. Dalle scuole di musica, che formano gli artisti, alle case discografiche, che creano i prodotti finali, ai musicisti professionisti, alla critica musicale con la stampa specializzata (e non), agli uffici stampa che danno voce alle opere artistiche, ai tour manager, i social media manager che, mai come oggi, sono diventati fondamentali nella carriera di un artista. E poi, i promoter, gli organizzatori di festival, i direttori artistici, l’editoria di settore, le associazioni di categoria. Insomma, un macro settore che cresce sempre di più e sul quale ruotano cifre considerevoli. Lo scopo di questo libro è di essere una guida nel mondo dell’industria musicale italiana, accendendo i riflettori anche su tutte le situazioni che appaiono piuttosto nebulose. Ciò, partendo da alcune domande: quanto è genuina la musica che ascoltiamo? I comportamenti dei musicisti sono spontanei o “comandati” dalle teste pensanti del marketing? Le case discografiche coadiuvano o sfruttano il musicista? Lo Stato cosa fa? I conservatori e le scuole di musica sono adeguate e al passo con i tempi? La critica musicale è stata sepolta dallo spirito libero dei social?
ALCESTE AYROLDI
Docente, critico musicale, saggista, veejay. È docente di Legislazione dello Spettacolo e Rapporti tra autore e editori presso il Saint Louis College di Roma. È senior lecturer di Music Research Practice, Diritto d’Autore e Industria Musicale presso la University of the West of Scotland. È docente di Ricerca Accademica nei corsi universitari di Performing Arts dell’Art Village di Roma. Collabora stabilmente con la rivista «Musica Jazz» e con Radio Due Rete Svizzera Italiana. Per Arcana è autore di La legislazione dello spettacolo e il diritto d’autore delle opere musicali (2022).
252
2023
Alceste Ayroldi