La canzone e? la forma d’arte più fruita in assoluto: brevità e immediatezza la rendono accessibile più di qualsiasi altra forma musicale. Chiunque e? stato appassionato, nel corso della sua esistenza, anche solo di una singola canzone, “autore”, album o genere di musica leggera; chiunque si e? trovato a pronunciare frasi come «mi piace molto la musica di Renato Zero», «sono un grande fan della musica di Gianni Morandi», «non vivrei senza la musica di Claudio Baglioni», «la musica di Roberto Vecchioni e? pura poesia», e cosi? via. Ebbene, buona parte di quello che abbiamo sempre considerato il prodotto della penna o della mente dei nostri beniamini è in realtà totalmente o parzialmente riferibile a veri e propri ghost writer, o, meglio ancora, ghost composer, il cui lavoro viene menzionato, per una semplice questione di diritti d’autore, nei minuscoli credits sul retro dei Cd. E oggi che il Cd non esiste quasi più, oggi che quasi tutta la musica che ascoltiamo e? compressa in file, i nomi di quei compositori fantasma, noti nel gergo come arrangiatori o produttori musicali, non compaiono da nessuna parte. La Bottega dei Falsautori si rivolge al grande pubblico della canzone leggera con l’intento di dare a Cesare quel che è di Cesare, andando così a colmare un’enorme lacuna che media e critici di settore continuano ad alimentare. Un vero e proprio sondaggio, presente in apertura del libro, documenta numericamente un’enorme distorsione percettiva che impedisce di possedere, costruire, maneggiare, conoscere una vera storia della musica leggera, una versione autentica e non totalmente falsata del percorso che l’arte del suono ha avuto da un secolo a questa parte. La Bottega dei Falsautori e? qui per questo motivo, per fare chiarezza in un mondo che di chiaro ha solo le luci della ribalta.
Fabrizio Basciano è musicologo e critico musicale. Scrive per testate quali «Il Fatto Quotidiano» e ilfattoquotidiano.it, ed enti lirici quali l’Opera di Firenze e il Festival della Valle d’Itria. Ha pubblicato nel 2015 il libro Battiato ’70, tra popular music e avanguardie colte. Ha inoltre realizzato diversi lavori elettroacustici e pop, alcuni dei quali sotto la diretta supervisione di Franco Battiato. È docente di musica nella Pubblica Istruzione e ha fondato la rivista online di divulgazione scientifico-artistica EurekArte, di cui è al momento editore.
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Fabrizio Basciano – La bottega dei falsautori. Il grande bluff della musica pop.
16,00€
Presentazione di Marco Travaglio
Prefazione di Elvidio Surian
Post di Federico Capitoni
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La canzone e? la forma d’arte più fruita in assoluto: brevità e immediatezza la rendono accessibile più di qualsiasi altra forma musicale. Chiunque e? stato appassionato, nel corso della sua esistenza, anche solo di una singola canzone, “autore”, album o genere di musica leggera; chiunque si e? trovato a pronunciare frasi come «mi piace molto la musica di Renato Zero», «sono un grande fan della musica di Gianni Morandi», «non vivrei senza la musica di Claudio Baglioni», «la musica di Roberto Vecchioni e? pura poesia», e cosi? via. Ebbene, buona parte di quello che abbiamo sempre considerato il prodotto della penna o della mente dei nostri beniamini è in realtà totalmente o parzialmente riferibile a veri e propri ghost writer, o, meglio ancora, ghost composer, il cui lavoro viene menzionato, per una semplice questione di diritti d’autore, nei minuscoli credits sul retro dei Cd. E oggi che il Cd non esiste quasi più, oggi che quasi tutta la musica che ascoltiamo e? compressa in file, i nomi di quei compositori fantasma, noti nel gergo come arrangiatori o produttori musicali, non compaiono da nessuna parte. La Bottega dei Falsautori si rivolge al grande pubblico della canzone leggera con l’intento di dare a Cesare quel che è di Cesare, andando così a colmare un’enorme lacuna che media e critici di settore continuano ad alimentare. Un vero e proprio sondaggio, presente in apertura del libro, documenta numericamente un’enorme distorsione percettiva che impedisce di possedere, costruire, maneggiare, conoscere una vera storia della musica leggera, una versione autentica e non totalmente falsata del percorso che l’arte del suono ha avuto da un secolo a questa parte. La Bottega dei Falsautori e? qui per questo motivo, per fare chiarezza in un mondo che di chiaro ha solo le luci della ribalta.
Fabrizio Basciano è musicologo e critico musicale. Scrive per testate quali «Il Fatto Quotidiano» e ilfattoquotidiano.it, ed enti lirici quali l’Opera di Firenze e il Festival della Valle d’Itria. Ha pubblicato nel 2015 il libro Battiato ’70, tra popular music e avanguardie colte. Ha inoltre realizzato diversi lavori elettroacustici e pop, alcuni dei quali sotto la diretta supervisione di Franco Battiato. È docente di musica nella Pubblica Istruzione e ha fondato la rivista online di divulgazione scientifico-artistica EurekArte, di cui è al momento editore.
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