Daniela Carletti Dizionario dei termini musicali in uso nel jazz. Gli orizzonti e le colorature del jazz
I 100 anni e oltre di Storia del Jazz ci raccontano una musica che non ha mai smesso di abbracciare nuovi orizzonti, inglobando modi e tecniche desunti da varie culture. Per questo il jazz è una musica universale che tende ad aggregare varie tradizioni musicali. Per comprendere meglio questa sua natura che nasce dall’urgenza di abbattere differenze, ruoli e confini, ci è sembrato appropriato realizzare un dizionario che raccolga in sé la molteplicità dell’esperienza sonora propria di ogni tradizione popolare. Accanto a questa variegata offerta, si pone inevitabile la presenza della musica europea che, apportando tecnicismo e sviluppo raggiunti attraverso secoli di esperienza e studio, crea un’importante base da cui partire perché il jazz possa esprimere la sua esigenza di libertà. Leggendo la voce “Abbellimenti” penseremo al be bop, senza però che nessuno vieti di far riecheggiare le note di Mozart; sarà interessante comprendere l’origine dell’espressione “A cappella”, poiché conoscendo la natura delle cose si può aspirare al massimo in termini di creatività musicale. Una menzione a parte merita la voce “Sigla”, perché attraverso la linearità di un sistema codificato che non lascia adito a dubbi interpretativi sulla natura dell’Armonia, si possa inaugurare una nuova stagione in cui tutti parlino e comprendano la stessa lingua, quella dell’universalità della Musica che, a prescindere dal genere trattato, usa modi, termini, strutture e quant’altro, indipendentemente dai confini culturali.
DANIELA CARLETTI Si è diplomata in Canto Lirico e laureata in Musica Jazz presso il “Conservatorio di Musica Santa Cecilia” di Roma. Nella sua professione trentennale ha svolto attività concertistica e tuttora insegna Canto moderno e Jazz.
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Dizionario dei termini musicali in uso nel jazz. Gli orizzonti e le colorature del jazz
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Daniela Carletti
Dizionario dei termini musicali in uso nel jazz. Gli orizzonti e le colorature del jazz
I 100 anni e oltre di Storia del Jazz ci raccontano una musica che non ha mai smesso di abbracciare nuovi orizzonti, inglobando modi e tecniche desunti da varie culture. Per questo il jazz è una musica universale che tende ad aggregare varie tradizioni musicali. Per comprendere meglio questa sua natura che nasce dall’urgenza di abbattere differenze, ruoli e confini, ci è sembrato appropriato realizzare un dizionario che raccolga in sé la molteplicità dell’esperienza sonora propria di ogni tradizione popolare. Accanto a questa variegata offerta, si pone inevitabile la presenza della musica europea che, apportando tecnicismo e sviluppo raggiunti attraverso secoli di esperienza e studio, crea un’importante base da cui partire perché il jazz possa esprimere la sua esigenza di libertà. Leggendo la voce “Abbellimenti” penseremo al be bop, senza però che nessuno vieti di far riecheggiare le note di Mozart; sarà interessante comprendere l’origine dell’espressione “A cappella”, poiché conoscendo la natura delle cose si può aspirare al massimo in termini di creatività musicale. Una menzione a parte merita la voce “Sigla”, perché attraverso la linearità di un sistema codificato che non lascia adito a dubbi interpretativi sulla natura dell’Armonia, si possa inaugurare una nuova stagione in cui tutti parlino e comprendano la stessa lingua, quella dell’universalità della Musica che, a prescindere dal genere trattato, usa modi, termini, strutture e quant’altro, indipendentemente dai confini culturali.
DANIELA CARLETTI Si è diplomata in Canto Lirico e laureata in Musica Jazz presso il “Conservatorio di Musica Santa Cecilia” di Roma. Nella sua professione trentennale ha svolto attività concertistica e tuttora insegna Canto moderno e Jazz.
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2023
Daniela Carletti