Andrea Campi
Da Tapum a Sktr. L’onomatopea nella canzone italiana
Da TaPum a Skrt si concentra sull’uso dell’onomatopea nella canzone italiana considerandola come un immaginario filo rosso che lega storie e tempi diversi, in un percorso che si è snodato attraverso l’Italia dagli anni Trenta a oggi. Riferimento iniziale, seppure non appartenente al periodo scelto, non poteva non essere TaPum, brano dal titolo onomatopeico capace di richiamare con immediatezza la Prima guerra mondiale. A partire da una definizione di onomatopea come fenomeno fonosimbolico, l’autore procede all’ascolto dei brani maggiormente significativi, avendo a riferimento alcuni tra i tanti studi sulla storia della canzone italiana, selezionando e analizzando quelli che presentano al loro interno questo accorgimento linguistico. Il viaggio è appassionante, e a lavoro concluso si può affermare che le onomatopee utilizzate registrano sempre come effetto la capacità di fungere da lente di ingrandimento di contenuti meglio approfonditi nel dispiegarsi del testo e sottolineati, poi, dall’interpretazione artistica. Nei diversi processi creativi si rileva l’esistenza della potenza simbolica e comunicativa che scaturisce dall’onomatopea nelle sue varie articolazioni. La canzone diventa, ancor più in questo modo, un ulteriore strumento sociologico per una facile e immediata comprensione degli avvenimenti e dei contesti sociali del nostro paese nel tempo.
ANDREA CAMPI
Musicista bolognese, ha all’attivo studi accademici sulla lingua nelle canzoni italiane. Nel 2022, per l’etichetta Trasporti Eccezionali/UMA records/Sony Music, è uscito il suo album d’esordio, Un ballo di altalene, che lo ha proposto come una delle realtà più fresche del panorama indie/pop italiano. Da TaPum a Skrt è il suo primo libro.
Da Tapum a Sktr. L’onomatopea nella canzone italiana
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Andrea Campi
Da Tapum a Sktr. L’onomatopea nella canzone italiana
Da TaPum a Skrt si concentra sull’uso dell’onomatopea nella canzone italiana considerandola come un immaginario filo rosso che lega storie e tempi diversi, in un percorso che si è snodato attraverso l’Italia dagli anni Trenta a oggi. Riferimento iniziale, seppure non appartenente al periodo scelto, non poteva non essere TaPum, brano dal titolo onomatopeico capace di richiamare con immediatezza la Prima guerra mondiale. A partire da una definizione di onomatopea come fenomeno fonosimbolico, l’autore procede all’ascolto dei brani maggiormente significativi, avendo a riferimento alcuni tra i tanti studi sulla storia della canzone italiana, selezionando e analizzando quelli che presentano al loro interno questo accorgimento linguistico. Il viaggio è appassionante, e a lavoro concluso si può affermare che le onomatopee utilizzate registrano sempre come effetto la capacità di fungere da lente di ingrandimento di contenuti meglio approfonditi nel dispiegarsi del testo e sottolineati, poi, dall’interpretazione artistica. Nei diversi processi creativi si rileva l’esistenza della potenza simbolica e comunicativa che scaturisce dall’onomatopea nelle sue varie articolazioni. La canzone diventa, ancor più in questo modo, un ulteriore strumento sociologico per una facile e immediata comprensione degli avvenimenti e dei contesti sociali del nostro paese nel tempo.
ANDREA CAMPI
Musicista bolognese, ha all’attivo studi accademici sulla lingua nelle canzoni italiane. Nel 2022, per l’etichetta Trasporti Eccezionali/UMA records/Sony Music, è uscito il suo album d’esordio, Un ballo di altalene, che lo ha proposto come una delle realtà più fresche del panorama indie/pop italiano. Da TaPum a Skrt è il suo primo libro.
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2023
Andrea Campi