Con i se e i ma non si fa la storia. E nulla è più vero rispetto alla storia dei Beatles. Cosa sarebbe successo se John Lennon non avesse formato i Quarrymen? Se questi non fossero andati ad Amburgo dove registrarono insieme a Tony Sheridan il disco “My Bonnie”? E se quel disco non fosse stato richiesto a Brian Epstein nel suo negozio di dischi di Liverpool? Richiesta che fece scattare in lui l’interesse e la curiosità su quei quattro Teddy-Boys che si facevano chiamare Beatles e che al pub/cantina chiamato Cavern cominciavano a farsi conoscere e apprezzare dai giovani della loro città natale. In questo libro si deduce, senza ombra di dubbio, che se Brian Epstein non fosse stato così intraprendente e caparbio, e si fosse fermato davanti ai tanti, anche importanti, dinieghi alle sue presentazioni degli ancora sconosciuti Beatles, probabilmente il mondo della musica sarebbe più povero e minore la gioia di milioni di persone nel mondo. Epstein sapeva di avere qualcosa di buono da offrire, non si sarebbe arreso se non dopo aver proposto i Beatles a tutte le etichette musicali esistenti in Inghilterra… e forse, chissà, anche al di fuori. Un insegnamento di vita oltre che l’autobiografia dell’uomo che ha creato i Beatles scoprendoli, convincendoli a modificare il loro look senza in alcun modo cambiare il loro sound, e che li ha messi sulla rampa di lancio da cui, con la collaborazione e l’esperienza di George Martin, sarebbero partiti per un favoloso viaggio fino a collocarsi nel firmamento musicale. Per sempre.
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Brian Epstein
Una cantina piena di rumore
L’autobiografia dell’uomo che inventò i Beatles
Con i se e i ma non si fa la storia. E nulla è più vero rispetto alla storia dei Beatles. Cosa sarebbe successo se John Lennon non avesse formato i Quarrymen? Se questi non fossero andati ad Amburgo dove registrarono insieme a Tony Sheridan il disco “My Bonnie”? E se quel disco non fosse stato richiesto a Brian Epstein nel suo negozio di dischi di Liverpool? Richiesta che fece scattare in lui l’interesse e la curiosità su quei quattro Teddy-Boys che si facevano chiamare Beatles e che al pub/cantina chiamato Cavern cominciavano a farsi conoscere e apprezzare dai giovani della loro città natale. In questo libro si deduce, senza ombra di dubbio, che se Brian Epstein non fosse stato così intraprendente e caparbio, e si fosse fermato davanti ai tanti, anche importanti, dinieghi alle sue presentazioni degli ancora sconosciuti Beatles, probabilmente il mondo della musica sarebbe più povero e minore la gioia di milioni di persone nel mondo. Epstein sapeva di avere qualcosa di buono da offrire, non si sarebbe arreso se non dopo aver proposto i Beatles a tutte le etichette musicali esistenti in Inghilterra… e forse, chissà, anche al di fuori. Un insegnamento di vita oltre che l’autobiografia dell’uomo che ha creato i Beatles scoprendoli, convincendoli a modificare il loro look senza in alcun modo cambiare il loro sound, e che li ha messi sulla rampa di lancio da cui, con la collaborazione e l’esperienza di George Martin, sarebbero partiti per un favoloso viaggio fino a collocarsi nel firmamento musicale. Per sempre.
Brian Epstein
15.5
2015
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