Amerigo Verardi è uno dei più affascinanti rompicapi della musica italiana. Negli anni Ottanta, alla guida degli Allison Run, mescola psichedelia e post-punk in una formula fascinosa e immaginifica, nei Novanta con i Lula dispensa caramelle rock, acide e visionarie, e infine all’alba del nuovo millennio perfeziona una formula dal respiro classico, ma allo stesso tempo personale e immediatamente riconoscibile. Ciononostante, rimane lontano dalla notorietà, diventando piuttosto il perfetto eroe di culto: l’artista puro capace di lanciare le carriere di band come i Baustelle o di lavorare con gruppi come i Virginiana Miller, per poi ritornare alle proprie miniature pop, in una nicchia appartata ma accogliente per chiunque voglia approcciarsi alla sua musica. Si dipana così la storia di un’affascinante ricerca musicale, che ha portato questo “ragazzo magico” dalla trasfigurazione onirica della realtà fino alla sua piena accettazione, giungendo alla rinascita artistica e umana degli ultimi lavori, hippie dixit e un sogno di maila. Una ricerca il cui esito finale sembra realizzare la meta che da alcuni anni ossessiona beneficamente Amerigo Verardi: riflettere come uno specchio la bellezza del mondo, affinché la canzone diventi un momentaneo e sfuggente punto di convergenza tra questa e i nostri sensi.
RAFFAELE M. PETRINO Sin da piccolo contrae il morbo della scrittura e quello della musica, per cui scrive tanto e ascolta molto. A volte le due cose si incontrano tra le righe di una pagina. Per Arcana, ha pubblicato nel 2020 Amore alzati che passa la cummeddia di Cesare Basile. Come Jeremiah Dixon scrive sul sito lineamasondixon.it.
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Amerigo Verardi. Il ragazzo magico
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Amerigo Verardi è uno dei più affascinanti rompicapi della musica italiana. Negli anni Ottanta, alla guida degli Allison Run, mescola psichedelia e post-punk in una formula fascinosa e immaginifica, nei Novanta con i Lula dispensa caramelle rock, acide e visionarie, e infine all’alba del nuovo millennio perfeziona una formula dal respiro classico, ma allo stesso tempo personale e immediatamente riconoscibile. Ciononostante, rimane lontano dalla notorietà, diventando piuttosto il perfetto eroe di culto: l’artista puro capace di lanciare le carriere di band come i Baustelle o di lavorare con gruppi come i Virginiana Miller, per poi ritornare alle proprie miniature pop, in una nicchia appartata ma accogliente per chiunque voglia approcciarsi alla sua musica. Si dipana così la storia di un’affascinante ricerca musicale, che ha portato questo “ragazzo magico” dalla trasfigurazione onirica della realtà fino alla sua piena accettazione, giungendo alla rinascita artistica e umana degli ultimi lavori, hippie dixit e un sogno di maila. Una ricerca il cui esito finale sembra realizzare la meta che da alcuni anni ossessiona beneficamente Amerigo Verardi: riflettere come uno specchio la bellezza del mondo, affinché la canzone diventi un momentaneo e sfuggente punto di convergenza tra questa e i nostri sensi.
RAFFAELE M. PETRINO
Sin da piccolo contrae il morbo della scrittura e quello della musica, per cui scrive tanto e ascolta molto. A volte le due cose si incontrano tra le righe di una pagina. Per Arcana, ha pubblicato nel 2020 Amore alzati che passa la cummeddia di Cesare Basile. Come Jeremiah Dixon scrive sul sito lineamasondixon.it.
Raffaele M. Petrino
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14/04/2022