Arte, estetica e fashion nell’immaginario videomusicale pop
Star internazionale e brand commerciale che ha costruito un autentico impero finanziario, Stefani Germanotta alias Lady Gaga domina da una decina di anni l’orizzonte della popular culture; ereditata la corona dalla regina Madonna, Gaga ha saputo rinnovare l’immaginario pop, coniugando provocazione e sperimentazione visiva, i linguaggi dell’alta moda e le arti visive. In piena logica postmoderna, androginia e neostoria, post-human e blasfemia partecipano a una spirale vertiginosa finalizzata ad alimentare il potenziale di seduzione, una seduzione amorale che adotta come tecniche di attrazione l’eccesso e il parossismo visionario più che la dimensione erotica, il morboso e l’anamorfico
più che la bellezza, l’alieno e il mostruoso più che il glamour. Come risulta evidente nella sua produzione videomusicale, che come per
i servizi fotografici annovera i migliori professionisti e creativi del settore, nella sua ricerca Lady Gaga ha lavorato sempre sulla polarità tesa
tra concetti inconciliabili: amore/odio, nascita/morte, naturale/artificiale, umano/inumano. Attraverso l’analisi dei suoi video, facendo riferimento all’outfit, al fashion design e all’apparato estetico complessivo (dalle scenografie alle coreografie, dalle tecniche di ripresa alle ambientazioni), questo importante saggio mette in evidenza come proprio il videoclip musicale, testo postmoderno per eccellenza, si dimostri non solo una delle modalità espressive più efficaci del circuito massmediale contemporaneo, ma soprattutto uno degli ambiti più produttivi di rinnovamento estetico.
Alessandro Alfieri insegna Teoria e metodo dei mass media presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e svolge attività di ricerca in Estetica all’Università Sapienza di Roma, occupandosi principalmente di nuovi media, audiovisivo e cultura di massa. Tra i suoi libri più recenti: Musica dei tempi bui. Nuove band italiane dinanzi alla catastrofe (Orthotes, 2015) e Dal simulacro alla Storia. Estetica ed etica in Quentin Tarantino (Petite Plaisance, 2018).
Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.Ok
Alessandro Alfieri – Lady Gaga. La seduzione del mostro
15,00€
Acquista prodotto
Arte, estetica e fashion nell’immaginario videomusicale pop
Star internazionale e brand commerciale che ha costruito un autentico impero finanziario, Stefani Germanotta alias Lady Gaga domina da una decina di anni l’orizzonte della popular culture; ereditata la corona dalla regina Madonna, Gaga ha saputo rinnovare l’immaginario pop, coniugando provocazione e sperimentazione visiva, i linguaggi dell’alta moda e le arti visive. In piena logica postmoderna, androginia e neostoria, post-human e blasfemia partecipano a una spirale vertiginosa finalizzata ad alimentare il potenziale di seduzione, una seduzione amorale che adotta come tecniche di attrazione l’eccesso e il parossismo visionario più che la dimensione erotica, il morboso e l’anamorfico
più che la bellezza, l’alieno e il mostruoso più che il glamour. Come risulta evidente nella sua produzione videomusicale, che come per
i servizi fotografici annovera i migliori professionisti e creativi del settore, nella sua ricerca Lady Gaga ha lavorato sempre sulla polarità tesa
tra concetti inconciliabili: amore/odio, nascita/morte, naturale/artificiale, umano/inumano. Attraverso l’analisi dei suoi video, facendo riferimento all’outfit, al fashion design e all’apparato estetico complessivo (dalle scenografie alle coreografie, dalle tecniche di ripresa alle ambientazioni), questo importante saggio mette in evidenza come proprio il videoclip musicale, testo postmoderno per eccellenza, si dimostri non solo una delle modalità espressive più efficaci del circuito massmediale contemporaneo, ma soprattutto uno degli ambiti più produttivi di rinnovamento estetico.
Alessandro Alfieri insegna Teoria e metodo dei mass media presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e svolge attività di ricerca in Estetica all’Università Sapienza di Roma, occupandosi principalmente di nuovi media, audiovisivo e cultura di massa. Tra i suoi libri più recenti: Musica dei tempi bui. Nuove band italiane dinanzi alla catastrofe (Orthotes, 2015) e Dal simulacro alla Storia. Estetica ed etica in Quentin Tarantino (Petite Plaisance, 2018).