Non c’è solo il Jimi Hendrix di Monterey, di are you experienced, di axis… C’è anche un Hendrix controverso, quello del dopo electric ladyland, il suo capolavoro: un Jimi più vulnerabile, attraversato da dubbi e incuneato in una particolare fase storica in cui la sua arte, la musica, era destinata a evolvere verso nuove dimensioni ancora tutte da decifrare. La sua morte improvvisa ha lasciato una serie di cose “incompiute”: non solo abbozzi di nuovi dischi, canzoni, nastri, ma anche progetti, idee, aspirazioni… Gran parte di questo materiale caratterizza il suo ultimo anno e mezzo di vita, sul quale queste pagine si soffermano. È un periodo di grande intensità e fascino, segnato da forti esigenze di rinnovamento, pressioni insostenibili, collaborazioni avviate o abortite sul nascere, altalenanti esibizioni dal vivo, ma soprattutto da un grande lavoro in studio che andrà poi a comporre una copiosa quanto magmatica discografia postuma, diventata per decenni terreno fertile per alterazioni e appropriazioni indebite. Come in un gioco di specchi, ogni capitolo si struttura attorno a un aspetto lasciato in sospeso, legato a una precisa cornice cronologica e a una o più canzoni pubblicate post-mortem. L’obiettivo è delineare quella che potremmo chiamare L’Incompiuta di Jimi Hendrix, non solo in riferimento all’opera che stava ultimando ma anche al suo disegno di una nuova forma di musica e di un suo ruolo più prominente come compositore. Con un’intervista a Giuseppe Scarpato.
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Alberto Rezzi – L’incompiuta di Jimi Hendrix
14,50€
Non c’è solo il Jimi Hendrix di Monterey, di are you experienced, di axis… C’è anche un Hendrix controverso, quello del dopo electric ladyland, il suo capolavoro: un Jimi più vulnerabile, attraversato da dubbi e incuneato in una particolare fase storica in cui la sua arte, la musica, era destinata a evolvere verso nuove dimensioni ancora tutte da decifrare. La sua morte improvvisa ha lasciato una serie di cose “incompiute”: non solo abbozzi di nuovi dischi, canzoni, nastri, ma anche progetti, idee, aspirazioni… Gran parte di questo materiale caratterizza il suo ultimo anno e mezzo di vita, sul quale queste pagine si soffermano. È un periodo di grande intensità e fascino, segnato da forti esigenze di rinnovamento, pressioni insostenibili, collaborazioni avviate o abortite sul nascere, altalenanti esibizioni dal vivo, ma soprattutto da un grande lavoro in studio che andrà poi a comporre una copiosa quanto magmatica discografia postuma, diventata per decenni terreno fertile per alterazioni e appropriazioni indebite. Come in un gioco di specchi, ogni capitolo si struttura attorno a un aspetto lasciato in sospeso, legato a una precisa cornice cronologica e a una o più canzoni pubblicate post-mortem. L’obiettivo è delineare quella che potremmo chiamare L’Incompiuta di Jimi Hendrix, non solo in riferimento all’opera che stava ultimando ma anche al suo disegno di una nuova forma di musica e di un suo ruolo più prominente come compositore. Con un’intervista a Giuseppe Scarpato.
Alberto Rezzi
17/09/2020
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