What’s my age again? Ascesa, declino e rinascita del pop-punk
“Anche se sono certo che ai Green Day non piaccia la definizione ‘pop-punk’, credo che Basket Case abbia davvero definito questo genere, in un modo che non si era mai visto prima. E poi What’s My Age Again? dei Blink-182 è stato un altro successo gigantesco. Quei due pezzi hanno aperto la strada a band come i Simple Plan, i Good Charlotte, i New Found Glory e tutte quelle che sono venute dopo, come gli Yellowcard. Abbiamo un enorme debito di gratitudine verso quelle due canzoni, quelle che hanno consolidato il pop-punk e dato inizio a un’intera scena”. Sono parole di Pierre Bouvier, leader dei canadesi Simple Plan, tra i gruppi di maggiore successo degli anni Duemila.
Dopo avere fatto il botto con dookie e smash, il pop-punk è diventato in brevissimo tempo una vera e propria colonna sonora di fine millennio, l’accompagnamento – musicale ed estetico – di intere generazioni di adolescenti a cavallo tra il XX e il XXI secolo. Un’estetica, una moda, uno stile musicale: questo e altro è stato il pop-punk per chi ha amato Green Day, Blink-182, The Offspring, Sum 41 e molti altri, recentemente riscoperti addirittura dalla Gen-Z grazie a un revival inaspettato. Questo libro è un viaggio all’interno di un universo e di una vera e propria sottocultura: ne esplora la storia e gli aneddoti, dai tempi dei pionieri che hanno ispirato i gruppi più famosi fino alla realizzazione dei dischi-cardine che hanno definito, e ancora oggi identificano, il pop-punk.
RINO GISSI
Esperto e appassionato di heavy metal, collaboratore per anni della rivista «Classix Metal» e autore di un volume sui Death, fonda il proprio background musicale proprio nel pop-punk, la musica che lo ha accompagnato per tutta l’adolescenza. Grande fan di Blink-182, Green Day, Sum 41, Offspring e Simple Plan, è affascinato anche dalla storia antica e dal calcio, tanto da avere pubblicato un libro sulla squadra della sua città, Vicenza.
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What’s my age again? Ascesa, declino e rinascita del pop-punk
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Rino Gissi
What’s my age again? Ascesa, declino e rinascita del pop-punk
“Anche se sono certo che ai Green Day non piaccia la definizione ‘pop-punk’, credo che Basket Case abbia davvero definito questo genere, in un modo che non si era mai visto prima. E poi What’s My Age Again? dei Blink-182 è stato un altro successo gigantesco. Quei due pezzi hanno aperto la strada a band come i Simple Plan, i Good Charlotte, i New Found Glory e tutte quelle che sono venute dopo, come gli Yellowcard. Abbiamo un enorme debito di gratitudine verso quelle due canzoni, quelle che hanno consolidato il pop-punk e dato inizio a un’intera scena”. Sono parole di Pierre Bouvier, leader dei canadesi Simple Plan, tra i gruppi di maggiore successo degli anni Duemila.
Dopo avere fatto il botto con dookie e smash, il pop-punk è diventato in brevissimo tempo una vera e propria colonna sonora di fine millennio, l’accompagnamento – musicale ed estetico – di intere generazioni di adolescenti a cavallo tra il XX e il XXI secolo. Un’estetica, una moda, uno stile musicale: questo e altro è stato il pop-punk per chi ha amato Green Day, Blink-182, The Offspring, Sum 41 e molti altri, recentemente riscoperti addirittura dalla Gen-Z grazie a un revival inaspettato. Questo libro è un viaggio all’interno di un universo e di una vera e propria sottocultura: ne esplora la storia e gli aneddoti, dai tempi dei pionieri che hanno ispirato i gruppi più famosi fino alla realizzazione dei dischi-cardine che hanno definito, e ancora oggi identificano, il pop-punk.
RINO GISSI
Esperto e appassionato di heavy metal, collaboratore per anni della rivista «Classix Metal» e autore di un volume sui Death, fonda il proprio background musicale proprio nel pop-punk, la musica che lo ha accompagnato per tutta l’adolescenza. Grande fan di Blink-182, Green Day, Sum 41, Offspring e Simple Plan, è affascinato anche dalla storia antica e dal calcio, tanto da avere pubblicato un libro sulla squadra della sua città, Vicenza.
2024
Rino Gissi
978-88-9277-311-0
480
25